Come valorizzare i punti di forza di un’azienda tramite il sito web: il caso Easydive

Un e-commerce immersivo.

Easydive
Progetto in collaborazione con Ximplia e Tobia Latino.


Overview

Nel 2024 ho aiutato Easydive, un’azienda che produce attrezzatura per la subacquea con sede a Cervia, a rinnovare il sito web: un e-commerce con cui da oltre 25 anni vende in tutto il mondo, senza intermediari.

Mi sono resa subito conto di avere tra le mani un tesoro sommerso: prodotti studiati e realizzati con cuore, passione e un pizzico di follia, un’assistenza clienti impeccabile e una garanzia insuperabile.

Il problema? Il sito non raccontava nulla di tutto questo. Era datato, la ricerca dei prodotti era farraginosa così come quella delle informazioni. Da mobile era impossibile da navigare. L’architettura era improvvisata e affollata: risultato di implementazioni avvenute negli anni senza un piano chiaro e strategico.

La vecchia home page non rifletteva la qualità premium dei prodotti.

Easydive - Come era prima Easydive - Nuovo sito

La sfida

Trasformare un sito (da cui arriva la quasi totalità del fatturato) che:

  • non raccontava la personalità, e la vera essenza di Easydive
  • complicava la ricerca dei prodotti (anche se i clienti avevano imparato, nel tempo, a navigarlo e a trovare quello che cercavano)
  • non valorizzava i punti di forza, come la garanzia a vita o l’assistenza
  • non aveva un proprio tono di voce
  • aveva un copy poco chiaro e specifico, non focalizzato su esiti o risultati
  • non metteva in evidenza i fattori differenzianti. Easydive ha notevoli punti di forza e differenzianti, ma non sono mai stati comunicati in modo chiaro ed efficace. Erano oscurati da un testo poco chiaro, sepolti in mezzo a paragrafi troppo lunghi o assenti.

Nonostante tutto gli ordini arrivavano, segno che i prodotti e le persone che gestiscono questa azienda, sono così validi da superare anche le barriere di un sito poco user-friendly.

Ma perché non premiare i clienti fedeli con un sito più usabile e intercettare nuove persone con un’architettura e contenuti migliori?

FASE 1 – Ricerca e strategia

Fare ordine, dare voce al Brand e creare contenuti immersivi.

Questa è la fase in cui faccio tante, ma tante domande. Un momento in cui insieme al cliente ci immergiamo per portare in superficie quello che ci serve. Con Easydive ho approfondito, rinfrescato e adattato il lavoro preliminare fatto per la creazione della Company Profile.

In questa fase è cruciale studiare e comprendere il pubblico di riferimento. Adoro il mare, ma non ho mai fatto immersione. Ho parlato con lo staff certo, e poi con amici subacquei, con fotografi amatoriali e professionisti. Ho letto forum e gruppi social. Devo infilarmi nei panni del pubblico – in questo caso una muta è perfetta! – e vedere con i suoi occhi, ascoltare con le sue orecchie: quali sfide deve affrontare, quali sono i suoi obiettivi principali, le barriere, le motivazioni e molto altro ancora.

Dopo la ricerca interna si comincia ad esplorare fuori: analisi, sondaggi, interviste, ricerche sulla concorrenza. Così capiamo se il risultato della ricerca interna resta valido o dobbiamo modificare qualcosa. Troviamo altri dati e approfondimenti che useremo nelle fasi successive.

Per Easydive, l’analisi delle oltre 200 recensioni a 5 stelle su Google mi ha permesso di intercettare temi ricorrenti e dati.

L’analisi della concorrenza mi ha permesso di avere un’idea più precisa del panorama generale e di identificare lacune e opportunità nel mercato.

Infine, l’audit del sito mi ha permesso di capire cosa funzionava e cosa doveva essere cambiato in termini di struttura, esperienza utente e messaggio.

Una volta completata la ricerca, ho consegnato al cliente un documento completo, con consigli e suggerimenti utili.

SEO lingua inglese: una scelta strategica

Abbiamo scelto di partire con l’ottimizzazione SEO della versione inglese del sito per due motivi:

  1. aumentare il fatturato nel mercato americano e anglosassone
  2. è più efficace fare un lavoro profondo su una lingua e poi replicarlo, piuttosto che disperdere le energie su tutte le lingue contemporaneamente.

Pro di questa scelta

  • possibilità di testare e affinare la strategia
  • risorse concentrate su un obiettivo specifico
  • ROI più facile da misurare
  • base solida per l’espansione alle altre lingue.

Contro di questa scelta (cose di cui tenere conto ma comunque gestibili)

  • disallineamento temporaneo tra le versioni linguistiche
  • necessità di pianificare attentamente il lancio sulle altre lingue.

FASE 2 – Architettura dell’informazione

In questa fase si progetta dal punto di vista dei contenuti.

Con Ximplia, l’agenzia che ha sviluppato il sito, ci siamo concentrati sul consolidamento e sull’organizzazione delle informazioni in modo chiaro e intuitivo sia nella navigazione che all’interno delle singole pagine. Abbiamo riflettuto su quali pagine fossero necessarie e, soprattutto, su quali non lo fossero. Abbiamo eliminato i contenuti superflui a favore di informazioni persuasive che aiutassero a differenziare il brand e a essere riconosciuto come l’e-commerce di riferimento per fotografi e videomaker subacquei.

Contenuti: creati, migliorati e riorganizzati

Siamo partiti da una domanda: “Come possiamo rendere l’esperienza più simile a quella di un cliente che parla direttamente con Fabio, il titolare di Easydive, o con il team dell’azienda?” Quindi, abbiamo lavorato sull’architettura del sito per organizzare i contenuti per una navigazione più fluida.

Prima

  • navigazione confusa
  • prodotti difficili da trovare
  • informazioni importanti nascoste
  • informazioni tecniche sparse.

Dopo

  • percorsi chiari per tipo di utente
  • 2 menu: uno dedicato ai prodotti e agli acquisti, l’altro dedicato all’azienda, all’assistenza e altre informazioni utili
  • configuratore intuitivo
  • pagine prodotto ben strutturate
  • varianti prodotto
  • area riservata per la manutenzione.

FASE 3 – Copywriting

Una volta definita la struttura del sito si passa alle parole. Il copy è l’ultima parte del processo, non è sempre facile farlo capire, anche fra gli addetti ai lavori.

Dove trovo ispirazione? Dai dialoghi con l’azienda, con il titolare ma anche con lo staff e dai clienti e dai dati. Poi traduco tutto in parole, quelle giuste, che siano chiare, concise ed efficaci.

È un processo collaborativo, importante sopratutto quando si tratta di prodotti di nicchia, perché c’è sempre una terminologia e un linguaggio che devono essere usati nel modo giusto per risultare veri.

La personalità Easydive

Quando entri in contatto di persona con Easydive, percepisci subito la sua personalità: decisa, sognatrice e avventuriera. Personalità del tutto assente nel vecchio sito.

Se Easydive fosse una persona, sarebbe l’amico esperto che ti guida nella scelta della custodia perfetta per la tua fotocamera, spiegandoti tutto nei minimi dettagli ma senza farti sentire sopraffatto. Ho voluto portare questa essenza nella comunicazione digitale.

Esempio di come il nuovo tone of voice racconta i prodotti

Il nuovo tono di voce

  • tecnico ma accessibile
  • rassicurante e competente
  • diretto e personale
  • orientato alla soluzione.

FASE 4 – Design

Una volta completato il testo, Tobia Latino ha tradotto tutto in un design pulito, moderno e facile da usare.

Una volta che i testi sono stati inseriti nel design, comincia la fase che io chiamo del cesello: piccole modifiche e aggiustamenti al copy – tagli, riscritture, correzione di refusi.

Questa è una parte importante del processo, perché si sistemano le discrepanze tra ciò che funziona in un documento di editing ma non si incastrano alla perfezione in un sito web.

I risultati?

Easydive ha ora un e-commerce che comunica in modo chiaro la sua offerta, per chi è e perché è il partner ideale per i suoi clienti.

Ha un’interfaccia utente più chiara e intuitiva. Inoltre, ha risorse chiare e persuasive a cui possono fare riferimento quando si presentano, comunicano i loro punti di forza, e altro ancora.

Il sito è appena stato pubblicato e stiamo monitorando i primi dati. Ma già vediamo:

  • più tempo speso sulle schede prodotto
  • meno richieste di supporto “base”
  • più interazioni con il configuratore.
Aumento utenti rispetto stesso periodo dell’anno precedente.

Cosa mi ha guidato

L’importanza di ascoltare davvero il cliente per capire la sua unicità.

L’efficacia di un tono di voce autentico e coerente con i valori del brand.

Cosa ho imparato

Il valore di una strategia focalizzata (partire dall’inglese è stata la scelta giusta!).

Come bilanciare contenuti tecnici e accessibilità.

E ora?

Il sito è andato online prima che fosse tutto perfetto, perché è la prima fonte di fatturato dell’azienda, e non si poteva attendere oltre. A poco a poco sistemeremo le cose migliorabili: microtesti, foto di branding, post blog in linea con il lavoro fatto ecc.

Il prossimo passo sarà il lavoro tecnico SEO per le altre lingue (Italiano, Francese, Spagnolo e Tedesco), con la stessa qualità e attenzione ai dettagli.

Nel frattempo, continueremo a raccogliere feedback e a ottimizzare l’esperienza in base ai dati raccolti.

Vuoi lavorare con me per il tuo sito?

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